UN’ECONOMIA A RIMORCHIO

Angelo Rossi | 1985 | pp. 116 | 2ª ed.

Premessa alla seconda edizione

“Un ‘economia a rimorchio” traccia il quadro dello sviluppo dell’economia ticinese nel dopoguerra, concentrandosi su alcuni tra i principali aspetti di quello che oggi si è convenuto di chiamare il periodo del “boom”. Da questo profilo il libro è quindi un libro d’epoca e una sua ristampa non avrebbe senso se non per la possibilità che essa offre di rimettere in circolazione una testimonianza del tempo.
Ricordiamo tuttavia che il libro presenta anche uno schema di interpretazione, un modello dei rapporti tra economia e società ticinese che ha la pretesa di non essere provvisorio, anzi di durare nel tempo, nella misura per lo meno nella quale le ipotesi sulle quali esso è costruito non si modificano in modo sostanziale. Uno degli esercizi, didatticamente più interessanti, per coloro che si interessano dell’evoluzione e dell’interpretazione dei fenomeni sociali consiste nel proiettare – in termini quantitativi o qualitativi – l’evoluzione sulla base delle ipotesi e affermazioni di un qualunque schema interpretativo e di compararla, ex-post, con l’evoluzione reale del sistema esaminato. A dieci anni dalla sua pubblicazione “Un’economia a rimorchio” può prestarsi, riteniamo con profitto, ad un gioco di simulazione di questo tipo. Abbiamo pensato di dare una mano a coloro che volessero tentare una simile applicazione, aggiornando – nella misura del possibile – le tabelle statistiche sulle quali poggiava, nell’originale, l’argomentazione.
Sempre a fini didattici, pubblichiamo in appendice anche il testo dell’avv. Tito Tettamanti che può essere considerato come una chiave di lettura diversa dell’evoluzione dell’economia ticinese, nel periodo del “boom” e può essere utilizzato, quindi, come uno schema interpretativo alternativo, per un esercizio di simulazione analogo. Non si dimentichi, tuttavia, che gli schemi di interpretazione danno sempre un ‘immagine amputata o deformata della realtà e che neanche nelle statistiche, ben fondate e non manipolate, si può cercare la risposta definitiva agli interrogativi sul futuro sviluppo dell’economia ticinese. Perché la nostra conoscenza dello stesso possa avanzare, occorreranno altri studi e altre analisi. Quelli che noi offriamo nel libro ristampato e nell’appendice non sono da considerare che come primi approcci all’esame di una problematica complessa.

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