Lavori stradali in corso (ottobre 2013)

Titolo: Veduta sui lavori di costruzione della strada di Gandria
Autore: Non identificato
Data: 1934
Luogo: Non identificato
Fondo di provenienza: Fondo Gugliemo Canevascini
Segnatura: 01808
Riproduzione: Vietata, salvo autorizzazione della FPC

Il Ticino moderno è stato costruito in gran parte sulle vie di comunicazione, e in particolare sulle strade. Nella prima metà del XIX secolo furono costruite le strade carrozzabili, mentre nella seconda metà del secolo e all’inizio del Novecento, l’attenzione si concentrò sulla rete ferroviaria, più veloce e con elevate capacità di trasporto. Negli anni Venti e Trenta del ‘900, il Cantone fu confrontato con la necessità di adattare la rete stradale alle esigenze del traffico motorizzato in forte espansione: tra il 1925 e il 1935 i veicoli a motore immatricolati in Ticino sono più che triplicati (da 1515 a 4874). In epoca di crisi, i cantieri pubblici servivano inoltre a rilanciare l’occupazione. Questi lavori stradali, eseguiti mentre alla testa del Dipartimento cantonale delle pubbliche costruzioni si trovava il socialista Guglielmo Canevascini, valsero a quest’ultimo una forte popolarità tra i lavoratori del settore edile e tra la popolazione delle regioni servite da strade moderne ed efficienti.

Tra i lavori eseguiti tra il 1933 e il 1935 troviamo la costruzione della strada sulla sponda del Ceresio, da Castagnola al confine italiano, detta comunemente strada di Gandria. L’impresa si rivelò difficile e onerosa per via della natura del terreno: zone impervie e roccia friabile. La fotografia riprodotta illustra bene la configurazione del terreno, le tecniche di costruzione e l’attrezzatura, nonché le scarse misure di sicurezza adottate allora. Alcuni operai sembrano formiche appiccicate alla montagna. Il lavoro era penoso e ci furono diversi incidenti, uno dei quali mortale, durante lo scavo di una galleria.

Questa fotografia, tratta da un album, è una tra le oltre duecento appartenenti a delle serie realizzate e fatte allestire a scopo documentario e tecnico dal Dipartimento delle pubbliche costruzioni. Tra queste fotografie, tutte provenienti dal fondo personale di Guglielmo Cavevascini (1886-1986; 11,8 m/l, in fase di riordino), oltre alla strada di Gandria si trovano immagini della strada del Piottino, della Biaschina, della strada tra Castione e Claro, della strada del Ceneri e molte altre ancora.