La bandiera della FOMO di Bodio (1939)

 

  • Ente: Federazione dei lavoratori metallurgici e orologiai (FOMO), sezione di Bodio
  • Data: 1939

Questo vessillo ci apparve dapprima in una fotografia del 30 aprile 1939, giorno della sua inaugurazione quale emblema della sezione FOMO di Bodio. Tra i presenti, Domenico Visani, fondatore della sezione e primo segretario cantonale della FOMO. In essa appariva ovviamente una sola parte: quella che al centro ha un orologio, con le ora dalle 11 alle 4, il resto del quadrante è occupato dalla rappresentazione di ingranaggi dentati e, al centro, come lancetta, un martello. Tutt’attorno, su sfondo rosso, la scritta “Federazione svizzera dei metallurgici e orologieri, sez. di Bodio 1919-1939”. La bandiera veniva dunque a coronare il 20° anniversario della prima sezione FOMO del Cantone Ticino e a ricordare gli anni di forte crescita di quello che fu il primo polo industriale del cantone grazie anche alla disponibilità di energia elettrica sul posto. Il periodo 1919-1939 è infatti di decrescita, mentre gli anni precedenti e quelli finali della prima guerra 1000 operai nel 1918), nonché l’immediato dopoguerra della seconda sono i due momenti di forte crescita del polo.

L’altro lato del vessillo ci rimase sconosciuto fino a pochi anni or sono, quando lo ritrovammo nel vecchio locale che fungeva da luogo di assemblea alla Casa dei Sindacati di Lugano, in via Canonica 3. La struttura è la stessa, ma cambia la dicitura “il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà”, parole dell’Inno dei Lavoratori, composto nel 1886 da Filippo Turati (testo) ed Amintore Galli (musica), e cambia la rappresentazione centrale: non più l’orologio ma due capannoni industriali con sullo sfondo cime di montagne che ricordano il Pizzo Campo Tencia.

La foto dell’inaugurazione è stata pubblicata da Nelly Valsangiacomo, Domenico Visani (1894-1969), Lugano, Fondazione Pellegrini Canevascini, 1994, p. 59.