Gagliardetto della sezione giovanile socialista “Montagna-Arzo”

  • Id: FPC_bandiera_010
  • Ente: Federazione giovanile socialista ticinese, Sezione Montagna-Arzo
  • Fondo di provenienza: –

Ritratto di gruppo tratto dalla Collezione fotografica FPC: Domenica 26 novembre 1944 la sezione giovanile socialista della “Montagna-Arzo” inaugura il suo gagliardetto.

La congiuntura politica, in quell’autunno del 1944, sembra particolarmente promettente per la Sinistra. L’evoluzione della guerra, dopo la svolta di Stalingrado e lo sbarco di Normandia, volge a favore degli Alleati. Le elezioni nazionali del 1943 hanno segnato una vittoria socialista e sembrano preannunciare la “Nuova Svizzera”. In Ticino il PST sta allargando il suo consenso: gli iscritti passano da alcune centinaia al migliaio nel corso degli anni ’40.
Giunta alla vigilia del suo IV Congresso, pure alla Gioventù socialista le prospettive appaiono rosee. Eros Bellinelli, sull’inserto “Gioventù socialista”, scrive con fierezza: “Oggi, i giovani socialisti ticinesi iscritti alla nostra Federazione sono quasi un migliaio: il passo, dall’aprile 1942, momento in cui il primo congresso radunava i rappresentanti di 100 giovani socialisti, è stato grande. Le forze della gioventù socialista ticinese, di allora, si sono decuplicate” (LS, 12.6.1944).
Di fatto, però, qualche preoccupazione c’è e non solo tra i giovani. La nascita di gruppi comunisti e poi del Partito Operaio e Contadino nell’agosto del 1944, i cui effettivi conosceranno uno sviluppo spettacolare nei mesi successivi, incutono timori su possibili “infiltrazioni” e “scissionismi”, tanto più che dal 1946 la nuova formazione si doterà di un’organizzazione giovanile concorrente.

Torniamo però alla nostra festa ad Arzo, menzionata su ben quattro numeri di Libera Stampa nei giorni successivi.
Oratori ufficiali sono Guglielmo Canevascini, che nel discorso manifesta i timori sullo “scissionismo” comunista, il giovane Ezio Canonica, il focoso Virgilio Verdaro. Il consigliere nazionale Francesco Borella e la luganese Elda Bonato (che all’ultimo istante ha dovuto sostituire la signora Borella) fungono da padrino e madrina. La perfetta organizzazione dell’evento da parte del presidente sezionale Vittorino Grassi, assistito dal roviese Edy Galli per le decorazioni del Salone della Musica “Aurora”, permettono ai “numerosissimi compagni” di godersi l’inaugurazione del vessillo.
Il gagliardetto triangolare (60 x 90 x 90 cm) raffigura su sfondo rosso la falce e il martello in grigio/marrone, simboli attorniati dalla scritta Federazione giovanile socialista ticinese. Sezione Montagna Arzo. Sul retro, in caratteri dorati, sono menzionati Meride, Tremona, Besazio e Arzo. La sua realizzazione – ricordano in un ringraziamento i Giovani della Montagna – è stata facilitata da generose sottoscrizioni lanciate delle sezioni di Novazzano e Lugano.