Segnatura: 01488
Titolo: Escursionisti Rossi di Bodio
Autore: non identificato
Data: 1919-1920 (?)
Luogo: Alpe Moncucco (Chironico)
Fondo: dono di Domenico Visani

Nel Ticino l’alpinismo e l’escursionismo d’impronta socialista sembrano essere nati subito dopo la fine della Prima guerra mondiale. Il motivo plausibile potrebbe essere l’atteggiamento assunto in seguito allo sciopero nazionale del novembre 1918 dal Club Alpino Svizzero (CAS), organizzazione di matrice borghese che si era democratizzata all’inizio del Novecento accogliendo, per esempio, numerosi impiegati di ferrovia. Per molti dirigenti del CAS lo sciopero generale era un disegno eversivo di stampo bolscevico: il sodalizio partecipò quindi alla creazione di guardie civiche, volontari armati a disposizione delle autorità per reprimere le mene sovversive dei socialisti. Un certo numero di ferrovieri, che in Ticino avevano preso parte allo sciopero, lasciarono allora il CAS per fondare gruppi alpinistici di orientamento socialista. Nell’aprile del 1919 venne fondata a Bellinzona l’Unione Ticinese Operai Escursionisti; contemporaneamente, la Camera del Lavoro promosse a Lugano la nascita degli Escursionisti Rossi, con un nutrito programma di gite in montagna. Gruppi analoghi sorsero nel Mendrisiotto, nel Gambarogno, e a Bodio. Il gruppo di Bodio è probabilmente nato sotto l’impulso di Domenico Visani, allora impegnato come sindacalista nella Bassa Leventina, e appassionato alpinista.

Sulla fotografia Visani è il terzo da sinistra in piedi. Gli escursionisti indossano verosimilmente tutti il berretto rosso, simbolo degli Escursionisti Rossi, obbligatorio durante le uscite. Posare per la foto di gruppo era spesso parte integrante delle gite, come si evince dagli annunci apparsi su «Libera Stampa». Non abbiamo però trovato sul giornale socialista notizie specifiche relative a questa escursione in Val Chironico (Leventina).